Il gioco funzionale dei primi due/tre anni di vita costituisce una via privilegiata per perfezionare la psicomotricità globale del bambino, vale a dire per sviluppare atti motori sempre più complessi e finalizzati a un obiettivo: saltare un ostacolo, salire su muretto, andare sul triciclo.
Il piccolo è affascinato dal modo in cui il proprio corpo si muove nello spazio circostante tanto quanto dal modo in cui gli oggetti si comportano nello spazio stesso a seconda di come vengono utilizzati: tirati, spinti, ruotati, manovrati.
Non si può dimenticare come gli obiettivi importanti dello sviluppo complessivo del bambino vengano conseguiti attraverso il movimento, l’orientamento nello spazio, la comprensione del linguaggio simbolico, del calcolo e degli schemi astratti.
Le attività motorie, inoltre, promuovono l’acquisizione dei concetti relativi allo spazio e all’orientamento, intesi come vicino/lontano, avanti/indietro, sinistra/destra, e dei concetti correlati al tempo e alle strutture ritmiche, ad esempio, prima/dopo, lento/veloce.
Il bisogno esplorativo di questa fase della crescita e dello sviluppo – bisogno che, quando adeguatamente soddisfatto, genera benessere, piacere e gratificazione – può essere favorito attraverso giochi e giocattoli che contribuiscano a sostenere ed affinare l’attività motoria e, conseguentemente, a stimolare l’emergere delle competenze sopra descritte.